Oggi avevo un appuntamento nella piccola biblioteca del mio comune. Finito l'incontro, non potevo andar via senza passare dal mio caro Walt, la copia del cuore, collocazione numero 811.5 in uno schedario ancora di carta e cassetti, in una biblioteca senza rete né archivio digitale. Questa volta gli ho portato "C'è questo in me" (Topipittori) che ha una sua citazione in apertura e termina con il mio incontro con "Foglie d'erba", proprio in questa copia 811.5. Già, "pensare al tempo... pensare che ora siam qui e che facciamo la nostra parte". Quale sarà il mio verso. Quale. (Care biblioteche tutte, vi voglio molto bene)
"Ahimè! Ah vita! di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei di senza fede, di città piene
di sciocchi,
di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più
sciocco di me, e chi più senza fede?)
di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi,
della battaglia sempre rinnovata,
dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida
camminare a fatica attorno a me,
dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato
in tanti nodi,
la domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre –
Che cosa c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?
Risposta
Che tu sei qui – che esiste la vita e l’individuo,
che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi
con un tuo verso".
Walt Whitman
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